giovedì 27 maggio 2021

LA SOCIETA DELLO SPETTACOLO


La società dello spettacolo è un fenomeno che è stato introdotto da Guy Debord. In merito a questo fenomeno, lui afferma: "Lo spettacolo è la principale produzione della società attuale", e tutta la vita delle società nelle quali predominano le condizioni moderne di produzione si presenta come un'enorme accumulazione di spettacoli". Lui sottolinea l’importanza dell’apparire nella società dello spettacolo, individuando anche una decadenza dell’essere in avere. Per Debord l'avere cede all'apparire, come l'essere ha fatto con l'avere. L'avere viene quindi sottoposto all’importanza dell'apparire. In realtà, l'apparire nella società dello spettacolo si può individuare in due modi: in primo luogo abbiamo l'apparire delle merci, che serve per aumentare le vendite, e in secondo luogo abbiamo l'apparire degli uomini. In questo caso l'apparire, che oggi è concentrato sulla visibilità, è necessario ai vantaggi economici, sociali e politici. Per concludere questo discorso, per Debord, la realtà è la seguente: l'apparire è in funzione dell'avere. Questo vuol dire che se l'avere ha sostituito l'essere, lo stesso deve aver fatto anche l'apparire. Di conseguenza, l'apparire ha sottolineato la divisione tra l'uomo di spettacolo e l'essere dell'uomo. L'uomo di spettacolo, per quanto riguarda la sua apparenza, è ancora più distante dall'essenza umana. E per uomo di spettacolo non si intende solo il professionista, il conduttore televisivo, ecc., ma soprattutto, l'uomo che vive nella società dello spettacolo, "protagonista inconsapevole" dello show che lo circonda. Questo è quello che in generale afferma Debord. In seguito, abbiamo anche un’affermazione di Jeremy Rifkin, il quale afferma che La società dello spettacolo si impone anche alla circolazione delle merci trasformando il consumo pagante in shopping. L'apparire è diventato così il reale modo d'esistere delle masse dell'Occidente. La società dello spettacolo può quindi essere definita con il termine di società del Truman show, dove Truman è il nome di un individuo, che vive in un mondo finto, circondato di pure apparenze e finzione. Quindi, la società dello spettacolo viene paragonata alla società del Truman show. Proprio in merito al Truman show, abbiamo il film, "The Truman show". In breve, il protagonista è cresciuto in set cinematografico, però inconsapevole di esserne prigioniero. Quando, alla fine, Truman scopre la verità, cerca di fuggire per rientrare nel "mondo reale". Ma nella società reale, la finzione esemplificata dal film rappresenta la finta realtà della società dello spettacolo, perché il "set televisivo" avvolge realmente tutta la società: è la reale società del Truman show, il cui contrassegno è la finzione assoluta.

 

TRAMA

Truman Burbank, è il protagonista del film, un uomo sui 30 anni, però inconsapevole di essere il protagonista del famoso "Truman Show". In poche parole, è uno show riguardante tutta la sua vita. Truman è inconsapevole di essere ripreso sin dalla nascita, 24 ore su 24. Lui è nato da una gravidanza indesiderata e poi in seguito "adottato" da questo show televisivo con a capo il regista Christof. Truman


abita su un’isola, Sea-Heaven, che in realtà è un enorme studio televisivo diretta interamente dal regista Christof. Tutte le persone con cui Truman si relaziona sono tutte degli attori, come i genitori, l'amico Marlon e sua moglie Meryl, il cui compito è di manipolare e dirigere, tutta la vita di Truman. Tutto su questa isola è finto, il giorno e la notte, il mare e i fenomeni atmosferici. Truman Burbank è un cittadino nella sua città: lavora come assicuratore per la più importante agenzia assicurativa della città. È sposato con Meryl. Per lui i giorni sono tutti uguali, tra lavoro e famiglia. Tutta questa monotonia cambia una mattina, quando per raggiungere la macchina, vede cadere dal cielo una lampada per set cinematografici, enorme sbaglio. Subito però viene rassicurato dalla radio che annuncia il passaggio di un aereo in avaria che perdeva pezzi nel cielo di Sea-Heaven. Dopo questo episodio, la sua vita torna “normale”, però nei suoi pensieri ha sempre in mente Lauren, l’attrice dello show che frequentava il suo stesso college. I due si innamorano al collage, ma tutto questo non poteva continuare perché lei ignorò il copione, venendo così allontanata dal set e facendo credere a Truman di essere partita per le Fiji. Lei riuscì per poco a parlare con Truman, prima di essere allontanata, non riuscendo però a dirgli tutta la verità. Da questo momento in poi e grazie ai ricordi di altri episodi della sua vita, Truman vuole e inizia a cercare la Verità. Molte cose iniziano ad insospettirlo come per esempio: l’incontro con il padre deceduto, l'intercettazione via radio e la scoperta del falso ascensore e quindi inizia a pensare che quello che aveva detto Lauren forse aveva un senso. Proprio per questo, Truman decide di non andare più al lavoro, ma di andare verso un altro palazzo; essendo tutto fuori copione, gli attori non riescono a impedirgli di vedere ciò che si trova dietro il falso ascensore. Allora dichiara a Marlon di voler partire per le Fiji. Per questo motivo, per paura che lui volesse andarsene, la tv inizia a trasmettere spot riguardanti il valore del proprio luogo nativo, ma il protagonista ha ormai perso ogni fiducia, anche nei confronti della moglie, che segue a lavoro. A questo punto, Truman decide di consultare un'agenzia di viaggi, che però non dispone voli, decide quindi di prendere l'autobus ma senza successo. Dopo questi episodi, capisce di essere sotto il controllo di qualcuno e vuole cercare di scappare, decidendo di portare la moglie in un pericoloso giro in macchina che si conclude con l'arresto. Truman, a casa, è nervoso, punta un coltello alla gola di Meryl, la quale per “salvarsi” svela parte del segreto, chiedendo aiuto alla camera. Subito arriva Marlon, che sotto l'aiuto di Christof riesce a far ragionare Truman e a calmarlo. Ma Truman, ancora insospettito, Come ultima spiaggia, decide di superare la sua paura navigando in mare, ma Christof, simula una tempesta alla quale Truman riesce a sopravvivere arrivando alla fine della cupola e sbattendo con la barca al finto cielo. Truman capisce finalmente che è vittima di una finzione in cui ha vissuto per tutta la vita e inizia a piangere. È qui che compare per la prima volta il “dio” di Sea-Heaven, ovvero Christof, che tenta di convincere Truman a restare. Lui però gli volta le spalle e si dirige verso la porticina dalla quale esce per raggiungere la realtà e Sylvia.