IL PENSIERO MITICO
I miti sono narrazioni che esprimono in un
linguaggio fantasioso e ricco di immagini temi
fondamentali come l'origine del mondo, la
nascita degli dei, i rapporti degli uomini tra loro e con altri esseri viventi. Sono definiti anche "racconti
fondativi" perché in molti casi servono a spiegare o giustificare una
situazione presente cercandone le origini nel passato.
In sostanza, tutte le società hanno elaborato
dei miti, tuttavia ci sono delle differenze importanti tra la funzione che i miti svolgono nelle culture prive
di scrittura e il loro ruolo nelle società che hanno elaborato un pensiero
scientifico e ricostruiscono criticamente il loro passato attraverso l'indagine
storiografica: in queste ultime il mito non rappresenta più una spiegazione
credibile del mondo, ma viene considerato favola, o poesia. Al contrario, nelle culture tribali, in cui il
sapere è tramandato oralmente, il mito ha funzioni sociali molto importanti: in
linea generale, serve a organizzare il tempo e a definire il rapporto tra
passato e presente. I miti, infatti, iniziano con formule standard
come "un tempo", "una volta", "molto tempo fa",
che sottolineano la distanza tra la realtà del presente e il mondo
rappresentato nei racconti mitici, un mondo in cui agiscono gli dei e gli eroi
e in cui i 3 regni della natura (animale, vegetale e umano) non sono ancora
separati, come prova il fatto che gli animali parlano, interagiscono con gli
uomini e spesso sono capostipiti di un clan o di una tribù.
Una definizione dell'antropologo francese
strutturalista Claude Lévi-Strauss è: «il mito è una storia dei tempi in cui
gli uomini e gli animali non erano ancora distinti»; ma è anche una storia,
sempre secondo il grande studioso francese, dei tempi in cui l'umanità cercava
spiegazioni totali della realtà, perché non erano ancora nate le scienze con le
loro risposte parziali e la loro tendenza alle distinzioni e alle
classificazioni.