martedì 29 ottobre 2019

SPOSARSI PER SOPRAVVIVERE

SPOSARSI PER SOPRAVVIVERE

Il matrimonio esogamico si è imposto in tutte le societànon tanto perchè preserva l'integrità della discendenza da malattie derivanti dalle unioni tra consaguinei, ma piuttosto perchè stabilisce rapporti e alleanze di vario tipo che sono una garanzia di sopravvivenza del gruppo sociale. Come pensava Taylor che nella preistoria se non si voleva più vivere nel timore di essere uccisi dagli estranei bisognava sposarsi con essi, allo scopo di stqbilire nuove reti di alleanze. 
Appare chiaro che Levi-Strauss individua nel tabù dell'incesto l'elemento di mediazione tra natura e cultura, poichè, pur essendo una creazione umana, ha l'universalità e l'obbligatorietà delle leggi di natura.
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DIVIETI E OBBLIGHI

DIVIETI E OBBLIGHI

Studiando i rapporti di parentela in numerosi popoli del mondo, Levi-strauss individua gli eventi decisivi del passaggio dalla natura alla cultura e inaugura la metodologia di analisi strutturalista, che consiste nella ricerca, condotta con strumenti logico-matematici, di elementi universali nella varietà delle produzioni culturali umane (come i sitemi diparentela o i miti).
La parentela è una costruzione culturale perchè ogni società ha un proprio modo di classificare i legami di parentela e di attribuire loro dei significati. Esistono però, nella varietà delle combinazioni possibili, alcune leggi universali, presenti in tutte le culture. La più importante è il tabù dell'incesto, che proibisce l'unione sessuale con parenti stretti e rende obbligatoria l'esogamia, ovvero la regola matrimoniale che impone di sposarsi al di fuori del proprio gruppo di appartenenza, clan familiare o banda, in contrapposizione all'endogamia, ovvero le unioni che avvengono all'interno del gruppo. 
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Poichè nelle numerose società tribali dei 5 continenti di cui Levi-Strauss studiò i rapporti di parentela sono le donne che si spostano dalla loro tribù a quella del loro futuro marito, egli parla di "scambio di donne" facendo riferimento alle società patrilineari (in cui la discendenza segue la linea maschile), che sono la maggioranza in tutto il mondo, al contrario di quelle matrilineari (discendenza in linea femminile) molto più rare.
Nei rapporti sociali, lo scambio delle donne ha in un certo senso la stessa funzione dello scambio linguistico nei rapporti linguistici e dello scambio di merci nei rapporti economici: tutti e 3 servono a mettere in pacifico contatto gruppi diversi che possono così amplificare la loro rete di relazione sociali e fare progredire la cultura.

L'ANTROPOLOGIA STRUTTURALE

L'ANTROPOLOGIA STRUTTURALE

L'ultimo dei "classici" dell'antropologia è CLAUDE LEVI-STRAUSS, massimo esponente dell'antropologia strutturale, complesso di teorie da lui stesso elaborate, che si propone di individuare le strutture sociali, ovvero quegli elementi riccorenti e universali che sostengono e orientano i comportamenti sociali umani e che sono alla base di tutte le culture.
Nel libro "Le strutture elementari della parentela" Levi-Strauss spiega la teoria dello strutturalismo, svolge un'analisi dei rapporti di parentela, presenti in tutta la società anche se in forme molto diverse, per arrivare al problema per eccellenza dell'antropologia, ovvero cosa distingue gli uomini dagli animali. Dove si colloca la linea di confine tra la natura (intendendo con questo il mondo di vita animale) e la cultura (l'insieme dei modi di vita istituiti dagli uomini)?
L'autore afferma che questa linea di confine risiede nella creazione di legami di affinità conseguenti al matrimonio, che in tal modo si aggiungono a quelli naturali di filiazione (genitori-figli) e di consanguineità (fratelli); l'insieme di questi 3 legami è l'atomo di parentela.

TRE LEGAMI:
Risultati immagini per fratelliFRATELLIRisultati immagini per matrimonioMATRIMONIO
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LEVI-STRAUSS

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LEVI-STRAUSS
Claude Lévi-Strauss (1908-2009) è stato un antropologo, etnologo e filosofo francese. 
Antropologo e filosofo della cultura e della  società, teorico dello strutturalismo e realizzatore di affascinanti quanto inaspettate convergenze interdisciplinari, Lévi-Strauss occupa una posizione centrale nel pensiero contemporaneo. Lo strutturalismo lévi-straussiano, il quale ha scorto, e posto a base di ogni ulteriore riflessione, l'intrinseco carattere strutturale di ogni fenomeno sociale, ha influenzato tutte le scienze sociali, la stessa filosofia, la psicologia, la politica e la storia, una corrente di pensiero che ha decisamente segnato l'etnologia francese e l'antropologia sociale del Novecento. 
I suoi contributi alla psicologia, provengono indirettamente dall'applicazione del metodo strutturalista, per il quale i fenomeni culturali vanno interpretati in riferimento a elementi universali e inconsci rappresentanti la struttura fondante d'ogni cultura, agli studi atropologici della cultura materiale, ponendo a base di ogni fenomeno psicologico l'ipotesi dell'esistenza di sottostanti strutture mentali inconsce, atemporali e universali. Fondamentali poi i suoi studi sulle popolazioni cosiddette “selvagge”, raccolti nelle sue due opere più note al grande pubblico, i classici "Tristi Tropici"  e "Il pensiero selvaggio", in cui Lévi-Strauss mette in discussione, partendo da un'analisi di fondo della nozione di cultura come sistema simbolico e semiotico, la presunta superiorità della cultura occidentale – e criticandone altresì la relativa nozione di etnocentrismo e il conseguente umanesimo, rispetto alle cosiddette mentalità primitive, a cui Lévi-Strauss conferisce logicità, pari dignità e rispetto.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti per i suoi studi e le sue ricerche, fra cui il "Premio Erasmo" nel 1973, il premio Meister Eckhart nel 2003 e molte lauree honoris causa da diverse università straniere. È considerato uno dei padri fondatori dell'antropologia moderna, che si colloca, secondo Edmund Leach, sulla scia dell'opera di James Frazer e Franz Boas. 

LA CULTURA COME RISPOSTA ALLA BIOLOGIA

LA CULTURA COME RISPOSTA ALLA BIOLOGIA

Risultati immagini per funzione della cultura malinowskiNel libro "Teoria scientifica della cultura" di Malinowski, egli presentò la sua interpretazione funzionalistadel concetto di cultura. Secondo lui, per capire che cos'è la cultura occorre collegarla all'uomo biologico e ai suoi bisogni. In altre parole, occorre comprendere qual è la sua funzione. Per ogni bisogno biologico esiste una risposta culturale più efficace di quella naturale ai fini della conservazione della specie: ad esempio, la produzione di cibo è una strategia di sopavvivenza migliore rispetto alla semplice raccolta di quanto offre la natura, così come il linguaggio consente uno scambio di messaggi più ampio e preciso rispetto ai gesti comnicativi degli animali. 
Come insieme delle risposte socialmente organizzate ai fondamentali bisogni umani, la cultura ha principalmente la funzione di proteggere la speice, ma queste risposte, proprio perchè sono di tipo culturale e non biologico come accade invece nel mondo animale, possono variare notevolmente da una popolazione all'altra.


Questa diversità non può essere evidente a livello della cultura materiale, considerando i manufatti ci rendiamo conto che vengono prodotti li stessi in tutti i popoli, occorre però soffermarsi su chi ha il diritto di fabbricarlo, chi ha il diritto di usarlo, in quali circostanze, con quali modalità, per quali scopi, che funzione ha, che significato ha...
Risultati immagini per funzioni di un bastoneUn esempio secondo Malinowski è il bastone da scavo rozzamente sfrondato, lungo da 150 a 180 cm. La sua funzione cambia: può essere usato per scavare radici,coltivare il suolo, spingere un'imbarcazione o appoggiarsi mentre si cammina. Può essere attrezzo agricolo o arma rudimentale, ma, osserva Malinowski, per ciascuno di questi usi specifici il bastone è inserito in un differente contesto culturale, cioè è adibito a di usi diversi, dotato di un valore culturale diverso e, di regola, designato con un nome diverso. In quest'ottica, tanto l'artefatto più semplice quanto quello più elaborato sono definiti dalla loro funzione, che svolgono in un sistema di attivtà umane, cioè dalle idee che a essi sono connesse e dai valori che li circondano.



Un altro esempio potrebbe essere l'arco: usato nella foresta pluviale venezuelana per pescare, in Nuova Guinea negli scontri tra popolazioni nemiche, mentre gli Indiani delle praterie lo usavano per cacciare i bisonti e in guerra.
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MALINOWSKI: IL LAVORO SUL CAMPO

MALINOWSKI: IL LAVORO SUL CAMPO

Risultati immagini per malinowskiBronislaw Malinowski (1884-1942) è considerato il principale teorico del FUNZIONALISMO ANTROPOLOGICO, un punto di vista che collega la funzione della cultura ai bisogni biologici dell'uomo. Egli fu, come Boas, un emigrante culturale: nato in Polonia nel 1884, visse e lavorò a Londra come professore alla London School of Economics e poi negli Stati Uniti come professore a Yale dl 1938 al 1942, anno della sua morte. Dal 1914 al 1918 soggiornò più volte nelle isole Trobriand, situate di fronte alle coste della Nuova Guinea. Grazie a questa esperienza sul campo potè scrivere i volumi "Argonauti del Pacifico occidentale" (1922) e "La vita sessuale dei selvaggi della Melanesia nord-occidentale" (1929). Inoltre, l'importante testo "Teoria scientifica della cultura" espone i fondamenti teorci del funzionalismo, fu pubblicato dopola sua morte, nel 1949. 


Durante la sua permamenza e i suoi studi alle isole Trobriand, Malinowski si immerse nella vita sociale degli indigeni, cercando sempre di non fermarsi alle apparenze e di capire la funzione sociale di tutte le usanze, anche le più singolari. Ad esempio, nel saggio del 1922 "Argonauti del Pacifico occidentale" Malinowski descrisse una forma di scambio cerimoniale particolare, ovvero il KULA. Questa cerimonia viene praticata dagli abitanti di una trentina di isole disposte a cerchio in un'area geografica limitata. Durante il KULA venivano scambiate collane di conchiglie rosse con bracciali di conchiglie bianche, seguendo delle regole ben precise, durante delle visite che gli abitanti delle isole si facevano reciprocamente. A questa usanza se ne aggiungeva un'altra, ovvero quella di scambiare prodotti utili come ad esempio cibi, bevande e oggetti di uso quotidiano.
Malinowski rivelò il significato ECONOMICO e SOCIALE di queste usanze tribali: scoprì che il complicato cerimoniale sreviva a promuovere la solidarietà sociale e stabilire il principio di reciprocità, base del diritto e delle relazioni sociali degli isolanti.Risultati immagini per isole trobriandRisultati immagini per isole trobriand